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         Diogenes:     more books (100)
  1. Casanova: Drehbuch (Diogenes Taschenbuch) (German Edition) by Federico Fellini, 1977
  2. Albert Einstein: Ein Vortrag (Diogenes-Taschenbuch ; 213) (German Edition) by Friedrich Durrenmatt, 1979
  3. Jose Guadalupe Posada (Diogenes Kunst Taschenbuch) (German Edition) by Jose Guadalupe Posada, 1979
  4. Un hombre de ideas: Diógenes de la Rosa Robles (Spanish Edition) (Volume 0) by César Del Vasto, 2004-08-05
  5. Mondfinsternis ; Der Rebell: Stoffe II/III (Diogenes Taschenbuch) (German Edition) by Friedrich Durrenmatt, 1984
  6. Ereccion del Labio Sobre La Pagina (El Club Diogenes) (Spanish Edition) by Leopoldo Maria Panero, 2004-01
  7. Das Diogenes Lesebuch englischer Erzahler by Not Stated, 1997
  8. Herr Korbes will Klein Huhnchen kussen: Eine Geschichte mit vielen farbigen Bildern (Diogenes Kinder Klassiker) (German Edition) by Janosch, 1984
  9. Richter Di bei der Arbeit: Kurzgeschichten Acht Kriminalflle des Richters Di alten chinesischen Originalquellen entnommen (Diogenes Taschenbuch) (German Edition) by Robert Hans van Gulik, 1990
  10. Samtliche Erzahlungen (Diogenes Evergreens) (German Edition) by Alfred Andersch, 1983
  11. Presentacion del Superhombre (El Club Diogenes) (Spanish Edition) by Leopoldo Maria Panero, 2005-01
  12. El Ultimo Deseo del Jibaro y Otras Fantasmagorias (Gran Diogenes) (Spanish Edition) by Vicente Muunoz Puelles, 2003-01
  13. Inner Logodynamics in Diogenes Laertios: Ancient Greek esoteric teachings (Greek Edition) by Gregory Zorzos, 2009-04-18
  14. Toxicologie: Zeichnungen (Diogenes Kunst-Taschenbuch) (German Edition) by Roland Topor, 1970

101. Marsilio Ficino
Scheda sulla vita e il pensiero dell autore.
http://www.ildiogene.it/EncyPages/Ency=Ficino.html
MARSILIO FICINO
VITA
Marsilio Ficino (Figline Valdarno, 1433 - Caseggi, Firenze, 1499) studiò filosofia e, grazie all'appoggio di Cosimo de' Medici , costituì una scuola platonica a Firenze.
Tradusse le opere di Platone , raccogliendo attorno a sé un gran numero di intellettuali di varia estrazione, che andarono a costituire la cosiddetta Accademia platonica fiorentina
Fu ordinato sacerdote nel 1473, dedicandosi successivamente alla traduzione degli scritti plotiniani e del Corpo Ermetico (serie di testi attribuiti al leggendario Ermete Trismegisto e risalente al II secolo d. C., caratterizzati da un platonismo di tipo fortemente dualista).
Ficino si rese propugnatore dell'idea di una rivelazione progressiva di Dio nel tempo attraverso sapienti pagani, tra i quali occupa un posto particolare Platone , e cristiani. Sostenne l'esistenza di una gerarchia universale di perfezioni organizzata in modo finalistico nell'articolazione di cinque sostanze: Dio, angeli, anima razionale, qualità e corpo.
L' anima è il fulcro del sistema ficiniano e l'argomento decisivo della dignità dell'uomo: essa è il fondamento di ogni creatura ed il principio dell'unità dinamica del cosmo. Nel pensiero, che ha un'influenza attiva nei confronti dei suoi oggetti, e nell'amore, forza attiva che salda il legame tra gli enti, l'anima si delinea come una copula mundi (legame del mondo), centro dell'intera realtà.

102. Pietro Abelardo
Breve scheda sulla vita e il pensiero del filosofo.
http://www.ildiogene.it/EncyPages/Ency=Abelardo.html
PIETRO ABELARDO
VITA
Pietro Abelardo (1079-1142), fu allievo dei maggiori maestri di logica del suo tempo, quali Guglielmo di Champeaux e Roscellino di Compaiègne , insegnò in diverse scuole francesi (Laon, Melun, Parigi) e compose numerosi scritti di logica, da lui concepita come la scienza che può assicurare la verità di un discorso.
Tra le sue opere: De Trinitate Teologia cristiana Etica o Conosci te stesso Logica ingredientibus Dialettica
Per Abelardo, la logica è sia il metodo generale per qualsiasi indagine (poiché comprende le regole del discorso vero), sia l'analisi del senso degli universali e del loro rapporto col mondo degli oggetti concreti.
Il problema degli universali viene risolto da Abelardo in modo assai originale: gli universali sono parole significanti, vale a dire delle rappresentazioni mentali delle realtà esterne alla mente, non esistendo al di fuori della mente stessa. L'universalità è frutto di una determinata operazione mentale che prende in considerazione gli aspetti in cui le cose si somigliano l'una all'altra, escludendo ciò in cui queste si differenziano.
A livello teologico , Abelardo, pur affermando la superiorità della rivelazione divina, si appella alla dialettica e ad un sistema di similitudini razionali e filosofiche per definire quelle questioni che non sono chiaramente stabilite dalle Scritture
Da un punto di vista etico , egli sostiene che ciò che fissa la moralità o l'immoralità degli atti non consiste nell'effetto degli atti stessi, ma nell'intenzione con cui si compie una determinata azione: buono è l'atto voluto come tale.

103. Pasquale Galluppi
Breve scheda biografica dedicata al filosofo.
http://www.ildiogene.it/EncyPages/Ency=Galluppi.html
PASQUALE GALLUPPI
Pasquale Galluppi, con le sue Lettere filosofiche sulle vicende della filosofia da Cortesia a Kant (1827), contribuì a far conoscere in Italia la filosofia moderna, di cui riprese la centralità del problema della conoscenza. In polemica con lo scetticismo e con il sensismo di Condillac , a suo parere caratteristico della filosofia moderna, cercò di formulare una "filosofia dell'esperienza", intesa come fondamento dell'oggettività del sapere.
L'esperienza interna (la coscienza) attesta alcune "verità primitive", vale a dire immediatamente evidenti, come l'esistenza dell'Io e della realtà esterna, oggetto immediato delle sensazioni.
Facendo leva sulle idee oggettive di sostanza e di causa, le quali sono il frutto dell'analisi e della sintesi che l'intelletto compie nei confronti dei dati sensibili, Galluppi intense dimostrare l'esistenza di Dio. Su queste basi, nella sua riflessione etica congiunse all'asserto, di stampo kantiano, circa l'originarietà e l'immediata evidenza di una legge morale universalmente valida, con la tesi che tale legge è posta nella natura umana da Dio.
Scheda di Adriano Virgili

104. Anassimandro
Breve scheda sul pensiero di Anassimandro di Mileto.
http://www.ildiogene.it/EncyPages/Ency=Anassimandro.html
ANASSIMANDRO di MILETO
PENSIERO
Del libro di Anassimandro di Mileto è conservato un importante frammento (o forse parafrasi), che permette d'intuire almeno alcuni elementi della sua visione sapienziale:
Gli enti ( ónta ) vengono ad avere la morte in ciò stesso da cui hanno la nascita (génesis), secondo la necessità: infatti essi rendono l'uno all'altro giustizia e punizione dell'ingiustizia, secondo il decreto del Tempo (DK 12 B 1 = Colli 11 [A 1]).
È anzitutto opportuno notare la risonanza di elementi di carattere orfico: le cose sono governate dalla «necessità» e dal «tempo». Contemporaneamente s'affaccia per indicare le «cose che sono» il participio sostantivato «ente» ( ón ), che avrà un'importanza straordinaria per l'intera storia della filosofia. Il governo della necessità e del tempo si rivela sotto forma di una «punizione» che tutti gli enti s'infliggono reciprocamente, sino a giungere alla morte. Ma qual è l'«ingiustizia» che così viene scontata? Dalle parole di Anassimandro pare di capire che essa sia nient'altro che la nascita, cioè la separazione dal sottofondo originario della realtà. Quale sia questo sottofondo, questa arché («principio» e anche «comando»), allusa ma non nominata in questo frammento, sembra di poterlo ricavare da altre testimonianze: esso è il «divino» ( théion ), la cui caratteristica è di essere «illimitato», «infinito» (

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